Burro francese a latte crudo, uova di galline di montagna allevate in libertà, miele di sulla del Trentino, mandorle Marcona e frutta candita, lavorata artigianalmente. Metti insieme cinque ingredienti “rari e preziosi”, affidali alle mani esperte del maestro pasticcere Italo Vezzoli e chiedigli di realizzare la sua interpretazione di una delle ricette più amate della tradizione delle feste. Il risultato? Il Panettone Together, un panettone artigianale delle eccellenze, una prelibatezza gourmet che farà risplendere la vostra tavola di Natale!
Panettone artigianale online: la regalità gourmet del Natale firmata Longino
Nella nobile gerarchia dei dolci di Natale, il panettone siede
regale sullo scranno più alto. Su questo non esiste dubbio alcuno. Almeno è quanto
accade qui da noi in Italia, dove il solo pensare ad una tavola delle feste priva
di questo dolce tradizionale, è equiparabile ad andare in pellegrinaggio a
Nashville senza visitare Graceland Mansion, la casa-museo di Elvis – the
King – Presley.
Sempre per rimanere in tema di nobiltà e reggenze.
Ma come ben sappiamo, la vera regalità scorre nel sangue… anche se nel nostro caso sarebbe più opportuno dire che è impastata nella farcia. Sono i natali, oops! gli ingredienti, a fare la differenza!
E se state cercando il miglior panettone artigianale online, è proprio alle materie prime che dovete prestare attenzione. Se poi volete anche che la sua realizzazione venga affidata alla maestria di un maître pâtissier come sua altezza Italo Vezzoli, già consacrato “Re Panettone” nel 2018 e nel 2020, potete essere sicuri di trovarvi nel posto giusto: la vostra ricerca ha prodotto il risultato sperato.
Lo abbiamo chiamato Panettone Together, non solo perché speriamo lo condividiate con la vostra famiglia e gli affetti più cari, ma perché abbiamo voluto riunire insieme nella sua ricetta le eccellenze di cinque dei nostri fornitori, tutti accomunati dalla passione per la cultura gastronomica e dal desiderio di offrire prodotti unici di qualità superiore.
Panettone Together: l’eccellenza delle sue materie prime
Prima di scoprire le nostre 5 materie prime, è importante
ricordare che il panettone realizzato da Vezzoli in esclusiva per Longino, è un
prodotto artigianale al 100%, senza coloranti o altri additivi chimici. Viene
preparato secondo la tradizione meneghina, impiegando solo lievito
madre portato avanti da tre generazioni e lasciando che l’impasto riposi
per ben 36 ore.
E sempre nel pieno rispetto della tradizione, il nostro company chef, Giorgio
Guglielmetti, ha pensato che potesse essere di vostro gradimento – nostro
di sicuro – accompagnarlo con un delizioso zabaione
Ma torniamo agli ingredienti e cominciamo dalle Uova di Montagna. E quando parliamo di “montagne”, intendiamo montagne vere, come quelle del Trentino. È qui infatti che vengono allevate le galline che le producono. La loro cura è affidata ad una giovane azienda – Uova di Montagna, appunto – il cui unico desiderio è quello di ottenere il miglior uovo al mondo. Un desiderio che sono riusciti a raggiungere garantendo a loro volatili i più alti standard di benessere possibile. Sono galline dal becco integro, libere di razzolare nella natura incondizionata e nutrite esclusivamente in modo naturale e senza alcuna medicina. Vivono in gruppi di non oltre 140 esemplari e hanno a loro disposizione cottage di legno in cui riposare e trovare rifugio la notte, e ampi spazi in cui muoversi e volare – si, perché anche le galline fanno piccoli voli – durante il giorno.
Secondo step, con il burro a latte crudo di Belleivaire. Beillevaire è una delle maison fromagerie più rinomate dell’intera Francia, l’unica azienda d’Oltralpe che lavora a latte crudo e a manteca il burro in zangole di legno. Proprio come si faceva una volta. Un processo quasi completamente manuale, che parte dalla raccolta del latte crudo presso allevatori selezionati e finisce con la sua lavorazione entro 48 ore dalla mungitura. In questo interludio di tempo, la sua flora batterica viene conservata integra, mantenendo la temperatura tra i 15 e i 36 gradi: in pratica, il latte entra nello stabilimento senza mai essere refrigerato o stoccato in alcun modo. Ed è questo che fa sì che tutti i suoi profumi restino inalterati.
Proseguiamo quindi con le mandorle Marcona di Almondeli, azienda di eccellenza spagnola che coltiva i suoi mandorli nel sud della penisola iberica, lungo la costa mediterranea. Si tratta di una tipologia di mandorla molto pregiata e ricercata. A differenza delle “cugine” californiane, ha una forma più arrotondata. Ma è nel gusto e nella consistenza che esprime tutta la sua unicità: un sapore dolce e burroso ed una texture croccante fuori ma delicata nell’interno. Risulta piuttosto umida all’assaggio e in bocca sprigiona un aroma che tanto ricorda i prodotti da forno appena sfornati.
È arrivato quindi il momento del miele di Sulla di Thun,
una piccola azienda artigianale della provincia di Trento. Un luogo di pace e
tranquillità in cui l’uomo vive e lavora in armonia con la natura, con i suoi
piccoli rappresentanti, le api, e con il frutto da loro prodotto, il miele.
Il miele di Sulla si presenta al naso in un bouquet olfattivo molto tenue, con
leggeri rimandi floreali ed erbacei di paglia e erba secca. Una dolcezza
delicata che torna anche all’assaggio, accompagnata da leggeri aromi di legumi
verdi e di mallo di noce fresca. È proprio questa delicatezza che lo rende
perfetto per essere impiegato nella pasticceria e nei prodotti da forno.
Ultime, ma solo in ordine di elenco, l’uvetta sultanina e la frutta candita – arancia e cedro – di Pariani, azienda piemontese che lavora ogni singolo ingrediente in modo totalmente artigianale. Nello specifico, dopo essere stata attentamente selezionata e lavata, la frutta viene sottoposta ad una canditura in aria libera per 7/8 giorni, con solo aggiunta di zucchero e sciroppo di glucosio.
Panettone artigianale: le origini
Come accade per molte delle ricette che rendono unica la
cucina tradizionale italiana, le origini del panettone si perdono nella notte
dei tempi. Esistono tante leggende che ne narrano le gesta, tutte interessanti
e con risvolti dolci e golosi. La nostra preferita è tuttavia quella che fa
risalire la sua invenzione alla corte di Ludovico il Moro, signore di Milano
nel 1400. È la Vigilia di Natale e nelle cucine della corte degli Sforza si sta
consumando una piccola, grande tragedia: il cuoco ha inavvertitamente bruciato
il dolce per il banchetto del giorno dopo. Il giovane garzone di cucina, un
certo Toni, decide di salvare la situazione e preso un panetto di lievito
comincia a lavorarlo con farina, uova, uvetta canditi e miele. Ne ottiene un
pan dolce soffice e bello lievitato. L’intera famiglia sforza ne resta così entusiasta
da dargli addirittura il nome dello sguattero.
Da pan’ di Toni a panettone, c’è voluto un po’ di tempo… ma il risultato
entusiasma adesso come allora.