E per Pasquetta?
Grigliata di carne, che domande!
Cosa si può fare a Pasquetta? Beh, se il rispetto per la
tradizione conta ancora qualcosa, niente di meglio di un gioioso pic-nic
all’aria aperta in compagnia degli amici più cari!
La tovaglia a quadrettoni bianchi e rossi (immancabile), i plaid di lana stesi
sull’erba (anche quelli indispensabili), la chitarra per cantare a squarciagola
le canzoni di Lucio Battisti (sono ammesse anche quelle di Baglioni, per chi
volesse) … ma soprattutto un barbecue che aspetta solo di essere acceso. Perché
non si può parlare di “vera” Pasquetta senza una luculliana grigliata di carne
Pasquetta che vai, scampagnata fuori porta che trovi. Ebbene sì, la tradizione vuole che il Lunedì dell’Angelo venga trascorso all’aria aperta in compagnia degli amici; insomma, la classica gita nel verde che ci permette di godere del primo sole primaverile.
Ma come organizzare il cestino del pic-nic? Beh, anche in
questo caso la tradizione è dalla nostra parte e ci suggerisce la soluzione: il
menù per il pranzo di Pasquetta deve prevedere sempre una ricca
grigliata di carne.
E su questo siamo stati previdenti! Anzi, siamo stati previdenti, lungimiranti
e soprattutto gourmet!
Abbiamo infatti racchiuso in una BBQ Box i
quattro tagli di carne per la griglia che renderanno il vostro pic-nic indimenticabile.
E non solo dal lato della convivialità.
La bistecca di Tomahawk Inglese è uno dei tagli iconici del barbecue a stelle e strisce e prende il nome dal martello che i nativi americani utilizzavano come arma nei combattimenti. Si cuoce nelle classiche 4 girate, così da avere su tutte e due i lati della bistecca una geometrica griglia romboidale che non è solo bella da vedere ma è anche garanzia di una perfetta caramellizzazione. Date le dimensioni e il peso del pezzo che troverete nella Box, vi suggeriamo di lasciar cuocere la carne almeno due minuti, due minuti e mezzo tra una girata e l’altra.
La Fiorentina di Scottona Bavarese, un altro taglio iconico. Si tratta infatti della classica bistecca T-Bone, quella cioè con l’osso centrale a forma di “T” che divide il filetto dal roastbeef. Un perfetto mix tra grasso color bianco avorio e una carne rossa e grana sottile. Noi vi suggeriamo di cuocerla al sangue, tuttavia per far sì che quando la tagliate “non coli”, ricordatevi di non sporzionarla subito ma di lasciarla riposare coperta lo stesso tempo che avete impiegato per cuocerla, in questo modo, tutta l’altezza della fetta sarà di un bel rosso omogeneo.
La Costata di Rubia Gallega: un vecchio adagio recita che gallina vecchia fa buon brodo, con questo pezzo di carne noi possiamo dire che è invece la “vacca vecchia” a rendere buona una grigliata. La Rubia Gallega è una delle migliori costate al mondo. Marezzata all’interno e avvolta da un magnifico grasso giallo all’esterno, viene lasciata frollare per almeno 21 giorni. Per esaltarne al massimo il gusto persistente e quasi speziato, il nostro consiglio è di cuocerla all’inizio a fuoco indiretto, senza fiamma sotto ma solo ai lati. Passatela alla griglia solo all’ultimo istante ma non lasciate trascorrere tra una girata e l’altra più di 30 secondi.
La Picanha di bovino inglese, una carne tenerissima, anzi “Truly Tender” come direbbero gli inglesi. Per noi in Italia è il codone, in Argentina e nelle regioni del Brasile del Sud è il taglio principe del Churrasco, la grigliata mista di vari tipi di carne, che vengono prima marinati. Se anche voi decideste di preparala in questo modo, ricordatevi che lo scopo della marinatura è quello di dare ancora più sapore e succosità alla carne: perché penetri in profondità nelle fibre dovete pertanto farla marinare per almeno 36, 48 ore.
Le regole per una grigliata di carne perfetta
Se avete ancora dei dubbi su come realizzare un barbecue all’altezza del più intransigente dei Grill Master, il nostro company chef Giorgio Guglielmetti ha filmato insieme a Gianni Guizzardi de I signori del Barbecue un tutorial in cui vi spiega passo dopo passo come cuocere alla perfezione ognuno di questi tagli di carne.
Dai tempi di cottura e di riposo alla temperatura della carne e delle griglie, dalla differenza tra barbecue con coperchio a griglia en plein air a quella tra fiamma diretta e fiamma indiretta: in questo video troverete tanti consigli e indicazioni utilissimi.
A noi non resta altro che auguravi – e augurarci – che splenda il sole e che le temperature siano miti… “Speriamo sia bello”, quindi!