Weekend gastronomico: cosa mangiare nelle Langhe

Weekend gastronomico
Cosa mangiare nelle Langhe


Paese che vai, cucina che trovi: se questo detto è vero in ogni regione, provincia, città o piccolo paesino di Italia, nelle Langhe assume una valenza ancora più significativa e definita: significativa nei profumi e nei sapori di prodotti “rari e preziosi”, definita nel gusto di ricette tradizionali che da secoli muovono un esercito di raffinati buongustai e amanti della buona tavola che vi giungono per gustarle, da ogni parte dello Stivale. E non solo.

Qui nella patria del Barolo, della Barbera e del Barbaresco, in questo morbido territorio collinare ricoperto a vista d’occhio da ordinati filari di vigneti, in un paesaggio così iconico e irripetibile che persino l’Unesco nel 2014 l’ha incluse, insieme al Roero e Monferrato, nella lista dei beni del Patrimonio dell’Umanità, la domanda sorge dunque golosa: cosa mangiare nelle Langhe?

L’elenco delle eccellenze è ricco ed incredibilmente saporito: dal tartufo bianco di Alba ai ravioli del plin, dalla carne cruda di fassona piemontese alla nocciola tonda gentile IGP, dai tajarin all’uovo agli agnolotti ripieni di carne, dalla salsiccia di Bra ai prelibati formaggi.

Il modo migliore per scoprirle – anche se sarebbe più corretto dire assaggiarle – è regalarvi un fine settimana slow proprio da queste parti.

Tappa d’obbligo a Barolo per degustare in loco un calice del vino che da qui prende il nome e per visitare il Castello Falletti che ospita al suo interno il WiMu (Wine Museum).
Quindi si procede verso località La Morra per una visita alla Cappella della SS Madonna delle Grazie, meglio conosciuta come Cappella del Barolo, la chiesa più colorata d’Italia, realizzata ali inizi del secolo scorso e restaurata, dopo anni di abbandono, dagli artisti Sol Lewitt e David Tremlett.
Passaggio a Grinzane Cavour per esplorare il castello appartenuto al famoso Conte e poi diretti al borgo di Serralunga d’Alba un luogo immerso nel verde che ospita un meraviglioso Castello che domina dall’alto tutto il panorama.
E non dimenticate di fare visita ad una cantina: non si può dire di aver visitato le langhe senza aver fatto una degustazione di vini locali!

 

Le nostre ricette: cosa mangiare nelle Langhe… a casa propria!

Ma nell’attesa che riusciate ad organizzare un fine settimana tra le province di Asti e Cuneo, abbiamo raccolto qui per voi le ricette che il nostro company chef, Giorgio Guglielmetti, ha realizzato proprio in omaggio a questo territorio e ai suoi prodotti.

Carpaccio di fassona Piemontese

Delizioso antipasto o secondo piatto veloce? Il carpaccio di fassona piemontese è un must della cucina delle Langhe, buonissimo ma soprattutto semplicissimo da realizzare anche a casa. Si inizia porzionando un pezzo di noce di fassona Piemontese, lo si posiziona tra due fogli di carta forno e si assottiglia con il batticarne. Quindi con l’aiuto di una base circolare la si taglia, la si dispone sul piatto e si condisce con sale in cristalli, olio evo, burrata, caviaroli alla nocciola, senape di Meaux in grani e micromisticanza.

Battuta di fassona Piemontese e verdure al bbq

Un entrée perfetto per preparare il palato ad una maestosa grigliata di carne: per realizzare questa battuta di fassona piemontese con verdure al bbq, Giorgio comincia con il tagliare e condire le verdure; quindi, le cuoce sulla griglia del barbecue. Nel frattempo, condisce la battuta di fassona con olio, sale, pepe e senape. Una volta che le verdure sono grigliate a dovere, impiatta il tutto e condisce con un goccio d’olio EVO.

Plin al burro, parmigiano e tartufo bianco

Un altro grande classico della tradizione, i Ravioli del plin al burro, parmigiano e tartufo bianco sono uno dei piatti più amati dai gourmand di tutto il mondo. Per realizzarli si procede pulendo delicatamente il tartufo con un pennello; quindi, si procede con la salsa mettendo in una padella un po’ di acqua di cottura, il burro e qualche scaglia di tartufo. Si cuociono i ravioli del plin in acqua bollente salata e una volta pronti si spadellano con la salsa al burro. Si manteca con il parmigiano, si impiatta grattugiando il tartufo bianco a scaglie sottili.

 

Risotto al Castelmagno ed erbe aromatiche

Un primo piatto degno di un re: il risotto al castelmagno con erbe aromatiche è perfetto per un pranzo della domenica o per una cena con gli amici. Per realizzarlo si fa tostare il riso in una casseruola, si sfuma con il vino e si copre con il brodo. Quindi si grattugia il Castelmagno di alpeggio e si frullano con il minipimer le erbe aromatiche e l’olio fino ad ottenere una crema. Una volta arrivato a cottura, si toglie il riso dal fuoco e si manteca con il formaggio e il burro

Bollito misto di manzo

Poteva mancare il gran bollito misto alla piemontese con salsina verde? Certo che no, soprattutto adesso che le temperature stanno (finalmente) cominciando ad abbassarsi e si torna a voler mangiare “qualcosa di caldo”. Si procede mettendo in una pentola capiente l’acqua calda, i pezzi di carne (biancostato, reale, muscolo e coda) e le verdure (carota, sedano, cipolla). In un’altra pentola si fa bollire la lingua e si lascia cuocere il tutto per circa due ore. Nel frattempo, si prepara la salsina verde mettendo nel frullatore tutti gli ingredienti necessari: prezzemolo, acciuga olio evo, pane in cassetta, aceto, cetrioli sottaceto, alio e il tuorlo d’uovo sodo. A fine cottura, si tagliano tutti i pezzi di carne e si condisce con qualche cristallo di sale Maldon.

10 ottobre 2022