

Antipasti di mare esclusivi, secondi di pesce raffinati, aperitivi gourmet memorabili: se siete in cerca di un’idea per rinnovare il vostro répertoire culinaire, elevate lo sguardo oltre l’orizzonte geografico del nostro Mediterraneo; attraversate con coraggio le colonne d’Ercole delle materie prime conosciute, e dirigetevi con ardore goloso verso la lontanissima Tasmania. È proprio qui, nel porto di Macquarie dove le correnti dolci dei fiumi Franklin e Gordon si confondono con l'acqua salata del Grande Oceano Meridionale, che viene allevata la trota oceanica iridea. Una trota iridea dal sapore e dalla consistenza talmente eccezionali da contendersi l’epiteto di “wagyu del mare” insieme al pregiatissimo Glacier 51
Che noi di Longino siamo sempre alla scoperta dei cibi più “rari e preziosi” che si
possano trovare in giro per il mondo è cosa a cui ormai – speriamo,
piacevolmente – siete abituati.
La voglia di individuare alimenti e materie prime di indiscussa qualità e dalle
caratteristiche organolettiche irripetibili, ci spinge a perlustrare ogni
angolo del globo “con il lanternino in mano”. Neanche fossimo novelli Diogene
vocati alla ricerca della verità gastronomica assoluta.
Questa volta, la nostra curiosità ci ha portati letteralmente all’altro capo del mondo, in Oceania. Più precisamente in Tasmania.
È qui infatti, nell’immensa baia del porto di Macquarie, in un ambiente
salmastroso praticamente incontaminato, che Petuna – la prima azienda di acquacoltura al
mondo ad aver ottenuto la certificazione
BAP, Best
Aquaculture Practices – alleva la trota oceanica più pura di tutto
il pianeta.
Un alimento talmente sano e al tempo stesso incredibilmente gourmet, da
rappresentare l’alternativa di eccellenza al salmone per l’alta ristorazione. Una
carne rosa brillante, con notevoli infiltrazioni di grasso tra le fibre. Caratteristiche
impareggiabili che ha portato i buongustai più raffinati a paragonarla per
esclusività e preziosità di sapore e consistenza alla carne wagyu.
Il modo migliore per gustarla è a crudo, magari preparando i filetti in sashimi.
Tuttavia, se decidete di cuocerla – una bella trota al forno, perché no? – non
perderà umidità e succulenza e rimarrà morbida e compatta.
Ma tra le qualità che rendono unica la trota oceanica Petuna, ce n’è una che non ha nulla a che vedere con l’essere una prelibatezza gastronomica gustosa e raffinata. Tra i suoi tantissimi pregi c’è infatti anche quello della sostenibilità ambientale e della tutela della comunità. Da oltre settanta anni infatti – da quando cioè Peter Rockliff e sua moglie Una iniziarono l’attività di famiglia – che Petuna fa appunto della salvaguardia dell’ambiente e della responsabilità sociale i pilastri del suo essere sul mercato. Rispetto per l’ecosistema, sostegno alla comunità, tutela dei dipendenti, sicurezza alimentare, salute degli animali e cura della fauna selvatica: sono questi punti di riferimento imprescindibili della sua eticità produttiva.
Trota salmonata: la ricetta esclusiva di Giorgio Guglielmetti
E se tutto quello che vi abbiamo raccontato fino a questo momento ha stimolato la vostra voglia di sperimentare il sapore e la consistenza unici della trota oceanica, ecco qua una video-ricetta veloce e semplicissima da preparare. Dopo aver rifilato e spellato il filetto di trota, il nostro Company Chef Giorgio Guglielmetti lo ha posto in una soluzione di zucchero e sale (al 50%) per fargli perdere i liquidi in eccesso e renderlo ancora più compatto. Quindi ha realizzato delle piccole fettine che ha adagiato su una crème fraiche aromatizzata al wasabi e ha accompagnato il tutto con un’insalatina di finocchietto baby. Semplicità e gusto all’ennesima potenza. Una vera e propria gioia per il palato… e per gli occhi! Sì, perché la trota iridea è anche una carne estremamente bella da vedere. Non ci sorprende quindi che quella preparata dallo chef Tetsuya Wakada sia il piatto più fotografato al mondo!