Carne piemontese cruda?
Qualità massima e tripudio di sapore
Magra, tenera, garantita e nutriente: se dovessimo elencare quattro buone – anzi buonissime – ragioni per portare sulla nostra tavola la carne piemontese non potrebbero essere che queste. Ecco le ricette che esaltano al massimo le qualità organolettiche della fassona. Tutte rigorosamente a crudo. Tutte in stile Longino
Quando il piacere che soddisfa il gusto si sposa alle caratteristiche nutrizionali che fanno bene alla salute. Potrebbe sembrare quasi un’utopia, soprattutto per noi buongustai amanti della tavola, eppure non è così. Perché la carne piemontese ed in particolare la Madama Bianca – la selezione speciale delle migliori fassone allevate da Gli Amici della Piemontese che trovate in vendita sul nostro shop online – è al tempo stesso incredibilmente prelibata ed eccezionalmente salubre e gustosa.
Ma quali sono le proprietà organolettiche e nutritive che la rendono così esclusiva e ricercata?
Cominciamo dalla magrezza: la fassona piemontese
è la carne magra per eccellenza. Ha un bassissimo contenuto di
colesterolo e di tessuto connettivo.
Anzi, la composizione del suo grasso prevede un incredibile rapporto fra acidi
grassi saturi ed insaturi: 1 a 3 a favore di questi ultimi. Notevole, infatti è
la presenza di omega 3 e omega 6, quelli che fanno bene alla
salute e sono l’ideale non solo per quelle persone che adorano mangiare in modo
leggero e salutare, come gli sportivi, ma anche per chi in sovrappeso deve
seguire una dieta dimagrante.
Passiamo quindi alla tenerezza. Di solito, ciò che
rende tenera la carne è il grasso. Ma la fassona piemontese, come abbiamo già
detto, è una carne magrissima, praticamente priva di massa grassa.
Il segreto della sua incredibile tenerezza è il risultato di un’anomalia
genetica, quell’ipertrofia muscolare della coscia che conferisce al suo
tessuto muscolare una trama connettiva debole e ridotta.
Queste magrezza e tenerezza uniche fanno sì che uno dei modi
più indicati per consumarla sia a crudo.
Battuta al coltello, tartare, carpaccio: non è un caso che
alcune delle più famose – e deliziose – ricette della tradizione gastronomica
piemontese siano a base di carne cruda piemontese.
Infine, un’altra caratteristica della carne di fassona è la garanzia
di qualità.
Ciò che rende la carne di Madama Bianca una prelibatezza gourmand
sinonimo di eccellenza e prelibatezza, è anche – e soprattutto – il rigido
disciplinare a cui gli allevatori devono aderire per associarsi a Gli Amici
della Piemontese. Un disciplinare interamente incentrato sul benessere
degli animali e sulla salvaguardia della sostenibilità ambientale.
Intanto possono associarsi solo piccole aziende a conduzione familiare
che allevano un massimo di 100 animali alla volta. Le vacche sono sempre
riunite in gruppi di 4 o 5 esemplari, hanno a disposizione ampi spazi di
movimento sia in stalla che all’aperto e sono alimentate esclusivamente con cereali
e fieno, a loro volta quasi sempre coltivati nei campi e nei prati adiacenti
alla cascina di proprietà dell’azienda.
Ma la cosa più importante per il benessere della vacca è che il vitellino non
viene mai separato dalla madre. Anzi, ai due viene dedicato un box esclusivo e
lo svezzamento avviene solo quando il vitello è grande e lasciarlo ancora con
la madre sarebbe rischioso per il troppo peso che ha raggiunto.
Carne piemontese: le ricette “a crudo” di Giorgio Guglielmetti
Sebbene la fassona piemontese si presti a tutti i tipi di taglio – e quindi, a tutti i tipi di cottura – uno dei modi migliori per apprezzarne a pieno il sapore è quello di consumarla cruda.
Ne è convinto anche il nostro company chef Giorgio Guglielmetti, che ha realizzato una serie di video-ricette a base di carne cruda piemontese.
Battuta di fassona Piemontese e verdure al bbq
Prima grigliata della bella stagione insieme agli amici di sempre? Ecco l’antipasto perfetto! Una ricetta dove a farla da protagonista è la tartare di fassona – o battuta al coltello –perfettamente condita, accompagnata da un vassoio di verdure alla griglia: melanzane perline, zucchine e pomodori. Potreste pensare a qualcosa di più goloso?
Battuta di fassona piemontese, crème fraîche e perle di aglio nero
È questa la nostra interpretazione elegante e raffinata del più classico degli antipasti della tradizione culinaria del Piemonte. Una ricetta facilissima da realizzare: ma in fondo, come diciamo sempre, ciò che rende un piatto un “grande piatto” non sono tanto elaborate tecniche di cottura e preparazione, quanto la qualità degli ingredienti che scegliamo di utilizzare
Tartare di Fassona con stracciatella di burrata e cappero disidratato
Quando facilità di esecuzione e sinonimo di esaltazione di gusto. Se ci sono due sapori che si sposano insieme alla perfezione questi sono quello della battuta di fassona e quello della stracciatella di burrata. Se poi, per sugellare l’unione si usa la polvere di cappero… beh, il risultato è garantito.
Carpaccio di fassona piemontese
Un’altra magistrale – ma semplicissima da realizzarsi – variante di un grande classico della tradizione gastronomica piemontese: un carpaccio di fassona battuto al batticarne ed impreziosito dalla texture dall’esplosione propri delle perle di Caviaroli alla Nocciola, con l’aggiunta della burrata, della Senape di Meaux e di qualche fogliolina di micro misticanza di Alpin Herbs. Una gioia per gli occhi oltre che per il palato.