Estate che vai, caprese che trovi


Se c’è un piatto nell’immaginario collettivo che rappresenta l’estate nella sua essenza più pura, questa è la Caprese: pomodoro, mozzarella e basilico. Verde bianco e rosso, i colori della nostra bandiera, i colori di una ricetta semplicissima (e velocissima) ma in grado di strappare un sorriso anche al più burbero dei commensali. Signore e signori, diamo il benvenuto alla bella stagione… con tanto gusto e un pizzico di fantasia!

La regina indiscussa delle ricette estive veloci, la lady per eccellenza dei piatti freddi, l’ambasciatrice ad honorem del Bel Paese nei cinque continenti, la signora in bianco (rosso e verde) che da sempre detiene il gradino più alto sul podio dei menu estivi di mezzo mondo: ladies and gentlemen… sua maestà la Caprese!

Mozzarella (rigorosamente di Bufala campana), pomodori (ma che siano rossi, maturi e sodi al punto giusto), basilico (verde, profumato e fragrante).

Solo tre ingredienti, armonizzati insieme da un filo d’olio d’oliva extravergine e da un pizzico di sale. La perfezione del minimalismo in tre colori.
“Less is more” avrebbe detto Mies Van der Rohe se si fosse trattato di un progetto architettonico: pochi ma buoni, traduciamo noi in linguaggio culinario.  
È racchiusa in questa semplicissima ricetta, la summa di tutto ciò che amiamo nella tradizione delle cose buone del nostro Paese: materie prime di qualità, sapori irripetibili e una mise en place capace di scatenare immediatamente il buonumore.
Per noi la Caprese è tutto questo, e molto, molto di più. È il piatto archetipico dell’estate, dei pranzi in riva al mare con gli amici di una vita, dei picnic con tutta la famiglia al fresco della pergola in giardino, delle cene organizzate all’ultimo minuto di ritorno dalla spiaggia.

Dire che amiamo la Caprese è dire poco: noi la veneriamo! Siamo succubi del suo sapore, dei suoi colori, della semplicità e della velocità con cui la prepariamo. Ci piace tutto di lei!
Adoriamo il fatto che con un pizzico di fantasia e creatività possiamo impiattarla ogni volta in modo diverso.

Giorgio Guglielmetti – il nostro company chef, ad esempio – ha deciso di prepararla in versione millefoglie gourmet. In questa video-ricetta infatti, “assembla” insieme Mozzarella di Bufala Campana DOP, pomodoro cuore di bue e Pesto in Polvere. Scenografica e golosa, potremmo chiedere di meglio?

Insalata Caprese: una storia tra mito e leggenda   

Ma come nasce e da dove arriva la nostra regina della tavola estiva?
Ormai lo sappiamo bene: come spesso accade con molti piatti iconici della nostra tradizione culinaria, anche le origini della Caprese si perdono in un orizzonte quanto mai misterioso e leggendario.
Non sappiamo con esattezza chi l’abbia inventata, siamo solo sicuri dei suoi confini geografici: quelli della piccola e meravigliosa isola partenopea di Capri, da cui appunto prende nome.

In molti, quindi, ne rivendicano (giustamente orgogliosi) i natali.
C’è chi dice l’abbia “partorita” un muratore annoiato ma sentitamente patriottico. Leggenda vuole che questo eroe sconosciuto, durante una pausa pranzo, abbia voluto omaggiare il tricolore italiano realizzando un piatto fresco e veloce con i pochi ingredienti che aveva nella schiscetta: basilico, mozzarella e pomodori. Esattamente in quest’ordine.

C’è poi chi la vuole futurista e legata a doppio filo (e non solo d’olio d’oliva) proprio con il padre del movimento che ha caratterizzato la scena culturale nostrana d’inizio secolo scorso. Prova storica, la colloca negli anni ‘20 all’Hotel Quisisana di Capri, come main course di una cena organizzata in onore di Filippo Tommaso Marinetti. Un piatto studiato appositamente per ricordare l’Italia nei colori e negli ingredienti ma soprattutto, una ricetta leggera in grado di sorprendere il poeta che si era schierato contro la cucina tradizionale in generale e contro l’onnipresente pasta in particolare, che lui definiva “passatista di pesantezza”.

C’è infine chi la vede coinvolta addirittura con Re Farouk, sovrano d’Egitto. Si dice che il monarca in visita con la famiglia nell’estate del 1951 sull’isola di Capri, abbia chiesto un pasto veloce e leggero che non lo appesantisse troppo ma che fosse in grado di togliergli la fame. Una volta assaggiato il panino farcito con i nostri tre ingredienti magici ne rimase così estasiato che impose a tutti gli hotel del Mediterraneo in cui soggiornava durante i suoi viaggi diplomatici, di replicarne la ricetta.

A noi non interessa sapere quale sia la verità assoluta sulle origini della Caprese: ci basta che sia stata creata… anche perché, ve la immaginata la tristezza di un’estate senza mozzarella, pomodori e basilico?

24 maggio 2021