Capriolo
SELVAGGINA
Che cos'è la carne di capriolo?
La carne di capriolo è una delle più pregiate e apprezzate nel mondo della selvaggina, rinomata per il suo sapore ricco e le sue proprietà nutrizionali uniche. Il capriolo, appartenente alla famiglia dei cervidi, è un animale selvatico di piccola taglia che vive principalmente nelle foreste europee. La sua carne, di un intenso colore rosso scuro, si distingue per la tenerezza e per il gusto deciso, con lievi sfumature dolciastre che richiamano il profumo del sottobosco. Grazie al suo habitat naturale e a una dieta variegata fatta di germogli, erbe e bacche, la carne di capriolo è particolarmente sana e genuina.
La carne di capriolo è molto apprezzata in gastronomia per la sua versatilità, il suo profilo nutrizionale equilibrato e il suo sapore distintivo. La qualità della carne deriva anche dal modo di vivere del capriolo, che si nutre in modo naturale di erbe, bacche, germogli e altri vegetali che trova nel sottobosco. Questo regime alimentare conferisce alla carne un gusto unico, spesso descritto come selvatico ma con note dolciastre e aromatiche che ricordano il bosco.
Dal punto di vista nutrizionale, la carne di capriolo si caratterizza per essere molto magra e per avere un alto contenuto proteico. Contiene pochi grassi, il che la rende ideale per diete equilibrate, e ha un contenuto significativo di vitamine B.
Oltre al valore nutrizionale, la carne di capriolo ha anche un'importante valenza culturale e storica. Viene consumata da secoli in diverse culture europee, spesso come parte integrante di piatti tradizionali preparati in occasione di festività e celebrazioni.
Come cucinare il capriolo
Cucinare la carne di capriolo richiede alcune accortezze per esaltarne al meglio il gusto intenso e la tenerezza. Ecco alcuni metodi di cottura che ti permetteranno di ottenere risultati deliziosi:
- Marinatura: Marinare la carne di capriolo è consigliato per ammorbidire la fibra muscolare e ridurre l'intensità del sapore selvatico, bilanciando così il gusto. Una marinatura tipica può essere preparata con vino rosso, aceto di mele, bacche di ginepro, alloro, aglio e cipolla. Lasciare la carne a marinare per almeno 12-24 ore permette di infondere aromi profondi e ammorbidire il tessuto connettivo, garantendo una consistenza più tenera.
- Brasato: Il brasato è uno dei modi migliori per cucinare tagli più grandi di capriolo. Questo metodo prevede una cottura lenta a bassa temperatura, spesso accompagnata da vino rosso e aromi come rosmarino, salvia e timo. La lunga cottura permette alla carne di diventare estremamente morbida e di assorbire i sapori del fondo di cottura, creando un piatto ricco e saporito.
- Grigliata: La carne di capriolo può anche essere cotta alla griglia, soprattutto se si scelgono tagli più magri come il filetto. È importante non esagerare con la cottura per evitare che la carne diventi troppo secca: una cottura media al sangue è ideale per preservare la succosità e il sapore. Prima di grigliare, è consigliabile spennellare la carne con olio d'oliva e condirla con sale, pepe e qualche erba aromatica per esaltarne il gusto naturale.
- Abbinamenti di Sapori: Per accompagnare la carne di capriolo, è bene scegliere ingredienti che ne esaltino il sapore deciso. Bacche di ginepro, funghi porcini, vino rosso corposo e spezie come il pepe nero e l'alloro sono elementi che valorizzano l'aromaticità del capriolo. Le salse a base di frutti di bosco, come mirtilli o ribes, si sposano perfettamente con il suo gusto selvatico, offrendo un contrasto dolce-acido che rende il piatto ancora più interessante.
Differenza tra cervo e capriolo
Sebbene cervo e capriolo appartengano entrambi alla famiglia dei cervidi, presentano differenze significative in termini di dimensioni, habitat e sapore della carne. Il cervo è un animale di dimensioni molto maggiori rispetto al capriolo, con un peso che può superare i 200 kg, mentre il capriolo è decisamente più piccolo, con un peso che varia tra i 15 e i 30 kg. Questa differenza di dimensioni si riflette anche nel tipo di carne che si ottiene: la carne di cervo è solitamente più fibrosa e ha un sapore più intenso e robusto, mentre la carne di capriolo è più tenera e delicata, con un gusto meno selvatico.
Dal punto di vista dell'habitat, i cervi preferiscono aree boschive più estese e possono essere trovati in zone montane o in grandi foreste, mentre i caprioli tendono a vivere in aree collinari e boschi più piccoli. Anche la dieta ha un impatto sul sapore della carne: i cervi si nutrono principalmente di erbe, cortecce e foglie, mentre i caprioli prediligono germogli, bacche e vegetazione varia, il che conferisce alla loro carne un sapore più aromatico e delicato.
Infine, le differenze di sapore rendono ciascuna carne adatta a specifiche preparazioni culinarie. La carne di cervo, più intensa, si presta bene a piatti robusti come brasati e stufati, spesso accompagnati da ingredienti forti come spezie e vino rosso corposo. La carne di capriolo, invece, con la sua consistenza più tenera, è ideale per preparazioni più leggere, come arrosti o grigliate, e si abbina perfettamente con erbe aromatiche e frutti di bosco. Conoscere queste differenze aiuta a scegliere la carne giusta per ogni tipo di ricetta, esaltando al meglio le caratteristiche uniche di ciascun animale.
Ricetta capriolo alla cacciatora
Il capriolo alla cacciatora è un piatto tradizionale che esalta i sapori intensi e aromatici di questa carne. Ecco come prepararlo:
Ingredienti:
1 kg di carne di capriolo (preferibilmente a pezzi) | 1 cipolla | 2 carote |
3 foglie di alloro | 2 spicchi d'aglio | 200 ml di vino rosso |
200 ml di brodo di carne | 3 cucchiai di aceto di vino rosso | 1 rametto di rosmarino |
2 coste di sedano | Bacche di ginepro (circa 6-8) | Olio EVO, Sale e pepe q.b. |
Preparazione:
- Marinare la carne: In una ciotola capiente, unisci la carne di capriolo con il vino rosso, l'aceto, le bacche di ginepro, le foglie di alloro e il rosmarino. Lascia marinare in frigorifero per almeno 12 ore, meglio se per tutta la notte. Questa marinatura aiuta a ammorbidire la carne e a ridurre il sapore selvatico.
- Preparare il soffritto: In una casseruola capiente, scalda un filo d'olio extravergine d'oliva e aggiungi la cipolla tritata, le carote e il sedano tagliati a dadini, e gli spicchi d'aglio schiacciati. Lascia soffriggere a fuoco medio fino a quando le verdure saranno morbide.
- Rosolare la carne: Scola la carne dalla marinatura (conservando il liquido) e asciugala bene con carta da cucina. Aggiungi i pezzi di capriolo nella casseruola e rosolali a fuoco alto, facendoli dorare su tutti i lati.
- Aggiungere la marinatura: Una volta che la carne è ben rosolata, versa il liquido della marinatura nella casseruola e lascia evaporare l'alcol per qualche minuto. Successivamente, aggiungi il brodo di carne caldo.
- Cottura lenta: Copri la casseruola con un coperchio e lascia cuocere a fuoco basso per circa 2 ore, mescolando di tanto in tanto. La carne dovrà risultare tenera e ben insaporita. Se necessario, aggiungi altro brodo durante la cottura per evitare che il fondo si asciughi troppo.
- Condire e servire: Aggiusta di sale e pepe e servi il capriolo alla cacciatora ben caldo, accompagnato da polenta o da patate al forno. Questo piatto è perfetto per una cena autunnale o invernale, quando i sapori intensi e le cotture lente sono particolarmente apprezzati.
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